Automi e Intelligenze Artificiali

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Il desiderio di superare i propri limiti, la curiosità della scoperta e la gioia per l’innovazione hanno portato gli uomini di tutte le epoche a cercare di imitare e ricostruire in modo artificiale la propria intelligenza.

Questo è il primo di una serie di articoli che tratteranno il tema dell’ “intelligenza artificiale” e degli automi. Questo concetto, estremamente moderno, ha alle spalle una lunga storia di invenzioni, marchingegni e dispositivi estremamente eccentrici.

AUTOMI SIMULATORI UMANI

L’AI (Articial Intelligence) è una disciplina che studia le basi teoriche e le tecnologie che consentono la realizzazione di sistemi hardware e software. Tali sistemi devono fornire alla “macchina” prestazioni simili a quelle proprie dell’essere umano.

La costruzione di una “macchina” in grado di simulare sempre con maggior accuratezza gli atteggiamenti, i desideri e le pulsioni umane è sicuramente un archetipo proprio della nostra esistenza. I primi tentativi furono, in gran parte, incentrati sia sulla rappresentazione antropomorfica dell’uomo, attraverso degli involucri metallici, sia sulla riproduzione di gestualità o di azioni attraverso degli ingranaggi metallici che si azionavano a comando. Successivamente, grazie al progresso scientifico, gli elaboratori sono stati in grado di compiere attività sempre più complesse superando di molto le capacità di calcolo della mente umana.

I primi tentativi di costruire “macchine” in grado di aiutare l’uomo in determinate mansioni sono molto antichi e sono datati prima della nascita di Cristo, ai tempi dei Greci. Il termine che venne usato per descrivere questi congegni fu: Automa. Il termine deriva dal greco Automatos “che agisce di propria volontà” ed indica una macchina che riproduce movimenti ed azioni proprie di uomini o di animali.

GLI AUTOMI DALL’ANTICHITÀ AL MEDIOEVO

Alcuni dei più particolari congegni che sono stati inventati nell’antichità sono:

LA MACCHINA DI ANTICITERA: Questo strano dispositivo fu ritrovato davanti l’isola di Rodi nel 1900. Nel 1902 ci si accorse che all’interno della pietra erano presenti delle ruote dentate che rimandavano ad un congegno più complesso. Studi successivi hanno dimostrato che La Macchina di Anticitera era in realtà il più antico calcolatore meccanico conosciuto. Un planetario mosso da ruote dentate in grado di calcolare il sorgere del sole, le fasi lunari, gli equinozi e, sembra, persino le date delle olimpiadi.

AUTOMI DI AL JAZARI: Al Jazari fu un grande pensatore vissuto intorno al 1200 in una zona fra Iraq e Siria. Scrisse un importante Trattato di Meccanica, fece degli studi sull’idraulica e realizzò il primo progetto di Automa Programmabile. I suoi automi divennero in breve tempo una grande attrazione. Nel suo libro “Un compendio sulla Teoria e sulla pratica delle Arte Meccaniche” Al Jazari ha presentato oltre 50 macchine tra le quali fontane, pompe per l’estrazione dell’acqua, orologi ed automi.

AUTOMI DI LEONARDO DA VINCI: Leonardo è stato un attento osservatore della Natura e fu un grande appassionato del “volo”. Nella sua vita, oltre alle sue scoperte ed invenzioni più geniali ed importanti, si concentrò molto sullo studio delle “ali” e delle macchine volanti. Progettò vari congegni in grado di volare senza piloti, che replicavano il battito delle ali animali attraverso un articolato sistema di molle. Nel 1997, attraverso la lettura di alcuni appunti del Maestro risalenti al 1495, si è iniziato a costruire il cosiddetto Automa Cavaliere, un costrutto che, presumibilmente, serviva per animare le feste alla corte sforzesca di Milano.

AUTOMI: DAL MEDIOEVO ALL’ETÀ MODERNA

Questi sono solo alcuni degli esempi di automi prodotti nella storia. Nel prossimo articolo vedremo la loro evoluzione dal rinascimento sino all’epoca moderna. Tutto partì da una frase di Cartesio: “I corpi degli animali sono nient’altro che complesse macchine: le ossa, i muscoli e gli organi potrebbero essere rimpiazzati da pulegge, pistoni e catene”.

Dall’antichità e dal Medioevo passiamo all’Età Moderna, la seconda parte di questa affascinante storia la potrete leggere qui.