Tutti i Misteri di DOMOSVILLE

Noi di Dimensioni Nascoste, sempre alla ricerca di novità nell’ambito dell’intrattenimento e della creatività, non potevamo non parlare di “Quel che avviene a Domosville”: il mediometraggio di Ruben Gagliardini, regista esordiente di Fabriano. Siamo andati così al cinema a vedere il suo film, ne siamo usciti entusiasti e vi raccontiamo il perché…
Domosville

Presentato alla Multisala Movieland di Fabriano il mediometraggio del giovane regista fabrianese Ruben Gagliardini.

Noi di Dimensioni Nascoste, sempre alla ricerca di novità nell’ambito dell’intrattenimento e della creatività, non potevamo non parlare di “Quel che avviene a Domosville”: il mediometraggio di Ruben Gagliardini, regista esordiente di Fabriano.

Siamo andati così al cinema a vedere il suo film, ne siamo usciti entusiasti e vi raccontiamo il perché.

CHE COSA E’ DOMOSVILLE?

Domosville è una cittadina, scenario dei fatti narrati e metafora di tante altre piccole realtà di provincia come lei. A Domosville piove sempre, i supermercati sponsorizzano sempre lo stesso prodotto, i sogni sono incubi e la radio della città ripete incessantemente lo stesso jingle. In una casa vive un killer, guidato nelle sue nefandezze da una strana entità, un mostro che lo spinge ad uccidere delle ragazze. Un vecchio poliziotto aiuterà un giovane agente a districare una complessa trama, in una sorta di passaggio generazionale.

Non spoileriamo altro sulla trama, perché vogliamo invece concentrare la nostra analisi sull’accattivante stile della regia di Ruben e sulla bellissima colonna sonora realizzata da alcuni ragazzi dell’associazione fabrianese Microclima.

REGIA E MUSICA UN BUON CONNUBIO

La regia di Ruben Gagliardini, a tratti forse un po’ troppo genuina ma sicuramente funzionale, risente, come ha dichiarato lo stesso regista, delle atmosfere e delle suggestioni di David Lynch, il visionario regista di Twin Peaks, Mulholland Drive, Lost Highway. Le immagini, in bianco e nero, si susseguono a ritmo frenetico sullo schermo armonizzandosi costantemente con una musica, dalle sonorità ben calibrate, che accompagna in modo sapiente l’incedere della storia, dall’orrore, al grottesco, fino alla tranquillità.

IL CORAGGIO DI SPERIMENTARE

Il mondo del cinema è molto complesso ed estremamente difficile da vivere e capire. Quando però, a fine serata, Ruben Gagliardini e gli altri ragazzi del cast sono saliti sul palco per rispondere alle domande del pubblico, ciò che ci ha colpito è stata la spigliatezza, la sicurezza e la simpatia che li ha contraddistinti oltre che la loro passione, competenza e coraggio.

Con pochissimi mezzi e risorse questi ragazzi hanno realizzato un buon prodotto, trasformando le debolezze –ad esempio non avere attori professionisti- in punti di forza e originalità. L’amatorialità degli attori diventa quindi realismo oppure richiama il grottesco e l’ironico, tematiche sempre presenti, per esempio, nella poetica di Lynch.

A questi giovani quindi va un plauso e un incoraggiamento a proseguire su questa strada, ma non solo.

A Ruben e a tutte le ragazze e i ragazzi che hanno contribuito alla realizzazione di questa piccola opera dovrebbero andare i nostri ringraziamenti poiché hanno contribuito a dare un “senso libero e autentico” alla locuzione “Fabriano città Creativa” celebrata dall’Unesco che per troppo tempo è rimasta solo uno slogan.