Leggende Metropolitane: dove finisce la realtà ed inizia l’incubo

Urban Legend

Le Leggende Metropolitane  sono delle storie, generalmente trasmesse in modo orale, che narrano di eventi inquietanti ed a volte grotteschi.  Questi brevi racconti, soprattutto i più versosimili, nel momento in cui vengono ripresi e rilanciati dai media, acquistano una credibilità sempre maggiore da parte dell’opinione pubblica.

Ogni Paese ha le sue leggende, spesso sono versioni leggermente diverse della medesima storia, magari riadattate in funzione dei contesti specifici di ogni luogo, ma hanno sicuramente degli elementi in comune tra loro, in esse realtà e fantasia si sommano insieme, lasciando spesso labili i confini delle loro differenze.

In primo luogo le Leggende Metropolitane partono da situazioni reali: una babysitter in una casa, un autostoppista in una strada buia, un crimine efferato avvenuto anni prima. Dalla situazione realistica di partenza  si passa ad una conclusione della storia inverosimile ma sicuramente d’effetto. Tutte le storie sono tendenzialmente terrificanti e terminano in modo raccapricciante.

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Le più famose Leggende Urbane

Vediamone alcune tra le più famose:

  1. Alligatori nelle fogne di NY: La notizia che le fogne di New York siano popolate da feroci alligatori è apparsa nel New York Times nel 1930: un ragazzo ha riferito di averne visto un gruppo che si aggiravano famelici nella rete fognaria cittadina.
  1. Polybius: Un videogioco degli anni ’80 prodotto dalla presunta casa Sinnesloschen per le sale giochi. Si dice che questo videogioco abbia causato ai giocatori forti malesseri come epilessia, amnesia, incubi e la mancanza totale di interesse per ogni altro videogioco. Polybius si narra che sia stato ritirato pochi mesi dopo la sua uscita.
  1. L’ Autostoppista Fantasma: Una delle leggende metropolitane più famose. Un automobilista scorge una ragazza sul margine della strada che fa l’autostop, la fa salire, i due chiacchierano e la ragazza ad un certo punto chiede all’automobilista di farla scendere. L’automobilista riparte ma si accorge che la ragazza ha lasciato la sua felpa in macchina, l’uomo torna indietro, scende dalla vettura e va nella direzione dove è scesa la ragazza, ma con suo grande stupore trova un cimitero e una lapide che riporta la foto della ragazza e la sua data di morte di molti anni prima.
  1. Bloody Mary: Una storia forse riferita a Maria la Sanguinaria, la leggenda dice che se ci si posiziona davanti a uno specchio, in una stanza buia illuminata solo da una candela, e si ripete per tre volte il nome “Bloody Mary”, allora apparirà uno spettro che comincerà a graffiare il vostro volto con delle lunghissime e taglienti unghie.
  1. La Volga Nera: La Volga nera è un modello di macchina utilizzata a Varsavia dopo la seconda guerra mondiale. La leggenda narra che ragazze e bambini sparivano rapiti da questa macchina che sembra fosse guidata dal Diavolo in persona.

Leggende Metropolitane e folklore

Queste sono solo alcune delle tantissime leggende metropolitane esistenti ed è evidente che esse, per quanto assurde in molti dei loro aspetti, esprimono paure collettive, ansie sociali, frustrazioni e mischiano elementi di realtà a spunti di folklore.

Sarebbe ingeneroso considerare questi racconti come delle “bufale” essi infatti ci raccontano molto delle comunità da dove provengono e lo studio di molti antropologi e sociologi si confronta anche con questi racconti al fine di capire quali sono gli elementi di partenza che hanno dato origine alla leggenda.