Il mito della fuga ha sedotto scrittori di tutte le epoche, da Ovidio ai Romatici, ma cosa vuol dire relamente fuggire?
Si può fuggire da una stanza piena di enigmi e misteri, come nel caso delle nostre escape room “Il Sigillo dei Chiavelli” e “L’eredità di Lupin”, oppure si può fuggire, nella vita reale, da persone, lavori e situazioni diventante noiose, monotone o persino insopportabili.
La fuga spesso è sinonimo di libertà, di evasione e, in molte occasioni, rappresenta una meditata e consapevole voglia di dire “basta”. La nostra vita, il nostro lavoro, i nostri contatti, le nostre relazioni a volte possono diventare delle ingombranti catene che ci tengono vincolati ad un presente che non ci piace e di cui vorremmo disfarci.
È così facile però pianificare un piano di fuga nei minimi dettagli?
La risposta è no, è molto più complicato di quello che si pensa … nell’era della comunicazione globale non basta più dire: “Vado a comprare le sigarette”, serve molto di più. La pianificazione dell’evasione è un’attività seria e Monica Lasaponara, 40 anni, ex dirigente del marketing di un canale televisivo, l’ha trasformata in una vera e propria professione.
Oggi Lasaponara è una Escape Guru, una professionista della fuga. Stanca di un lavoro ben retribuito ma estremamente stressante ha deciso di cambiare radicalmente vita e di aiutare gli altri a fare la stessa cosa: fuggire dai recinti della propria vita, dalla quotidianità fatta di orari insostenibili, in modo da recuperare felicità e serenità. Sono molte che le persone che si sono rivolte a lei per una consulenza e che si incontrano durante gli Escape Monday: degli incontri che si svolgono un lunedì al mese dove si condividono i propri piani di fuga e si ascoltano le storie di chi ha realizzato i propri.
Vi consigliamo di leggere questa intervista a Monica e di rifletterci su, magari anche voi, un giorno desidererete di fuggire dalla vostra realtà, ed è il caso di farlo bene e consapevolmente!